L’arcivescovo di Torino card. Roberto Repole ha disposto con decreto del 16 dicembre 2024 (in allegato) che «per tutta la durata del Giubileo Ordinario 2025, a partire dal 29 dicembre 2024, siano da considerarsi Chiese Giubilari, per i sacri pellegrinaggi e le pie visite», le seguenti chiese:
NEL TERRITORIO DELLA CITTÀ DI TORINO:
- Basilica Cattedrale Metropolitana di S. Giovanni Battista
- Basilica Santuario Beata Vergine della Consolata
- Basilica Santuario Maria Ausiliatrice
- Santuario parrocchia S. Rita da Cascia
- Santuario Nostra Signora di Lourdes
- Chiesa S. Maria del Monte dei Cappuccini
FUORI DAL TERRITORIO DELLA CITTÀ DI TORINO:
- Santuario S. Maria di Belmonte (Valperga)
- Chiesa parrocchiale Santi Giovanni Battista e Martino (Ciriè)
- Santuario Nostra Signora di Lourdes (Giaveno – fr. Selvaggio)
- Santuario Madonna dei Fiori (Bra)
- Collegiata Santi Pietro e Paolo Apostoli (Carmagnola)
- Collegiata S. Maria della Scala (Chieri)
Con decreto in data 5 marzo 2025 l’Arcivescovo ha disposto che siano da considerarsi Chiese giubilari, per un tempo determinato anche:
- Chiesa parrocchiale Maria Speranza Nostra in Torino (9 marzo – 8 giugno 2025);
- Santuario Grotta di Nostra Signora di Lourdes in Coazze, frazione Forno (15 giugno e fino al 15 settembre 2025).
Secondo le Norme della Penitenzieria Apostolica, «in ogni Diocesi, sono luoghi di pia visita, in cui acquistare l’indulgenza giubilare, “qualsiasi Basilica minore, Chiesa cattedrale, Chiesa concattedrale, Santuario mariano nonché, per l’utilità dei fedeli, qualsiasi insigne Chiesa collegiata o Santuario designato da ciascun Vescovo diocesano” e le stesse indulgenze sono concesse, alle medesime condizioni, a quanti non potranno partecipare alle solenni celebrazioni, ai pellegrinaggi e alle pie visite per gravi motivi (monache e monaci di clausura, anziani, infermi, reclusi, come pure coloro che, in ospedale o in altri luoghi di cura, prestano servizio continuativo ai malati)».
Nel Decreto arcivescovile si legge che l’indulgenza giubilare si potrà acquistare anche «con le opere di misericordia e penitenza indicate dalle Norme: la partecipazione a Missioni popolari, esercizi spirituali o incontri di formazione sui testi del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa Cattolica; le opere di misericordia corporali e spirituali; la visita per un congruo tempo ai fratelli che si trovino in necessità o difficoltà (infermi, carcerati, anziani in solitudine, diversamente abili…); le opere di penitenza (in particolare al venerdì); le opere di carattere religioso o sociale».